Anno scolastico 2017-18

Classi 5° sez. A-B-C-D

In continuità con il progetto “Le Fracchie, il fuoco che unisce e accoglie” già avviato negli anni precedenti, gli alunni delle classi quinte A-B-C-D della Scuola Primaria “Balilla” si sono cimentati in questa antichissima e sentita tradizione sammarchese realizzando la costruzione di una fracchia, caratteristico simbolo della processione del Venerdì Santo. A scuola vari sono stati i momenti di aggregazione, dall’incontro con lo studioso di culto religioso della Madonna, dott. Campanale Vitantonio, a quello con l’esperto fracchista Aucello Matteo, dove gli alunni oltre ad aver appreso le conoscenze sulla devozione alla Vergine Addolorata, hanno potuto osservare le tecniche della costruzione delle fracchie stesse.
L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo pure dai genitori che, grazie alla fattiva collaborazione e all’esperienza in merito di alcuni di essi, contribuiscono ogni giorno, con non poca fatica, alla costruzione della fracchia conciliando, tra l’altro, i loro impegni di lavoro. E sul posto non manca la presenza degli alunni che si rendono partecipi nel loro piccolo, assistendo praticamente alle varie fasi e tecniche di costruzione che hanno visto attraverso i modellini e gli audiovisivi durante gli incontri tenutisi a scuola.
Ora i ragazzi, con emozione e grande entusiasmo aspettano che arrivi il giorno della manifestazione, in cui saranno protagonisti dell’evento e con orgoglio traineranno la loro fracchia.
Le insegnanti delle classi V Balilla

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Classi 4° sez. A-B-C-D

Il progetto “LE FRACCHIE, il fuoco che unisce e accoglie” per le classi quarte A-B-C-D dell'Istituto Balilla quest’anno continua. Dopo lo studio delle fonti sulle origini della tradizione più sentita dal popolo sammarchese, terminato con la costruzione della fracchia e la partecipazione alla processione del Venerdì Santo, gli scolari continuano il loro viaggio alla scoperta di questa tradizione approfondendo e concentrando la loro attenzione sul culto  della devozione alla Madonna Addolorata. Nel loro percorso ricercheranno le radici storico-culturali e religiose che legano la devozione dei sammarchesi alla Vergine dei sette dolori e  analizzeranno in maniera dettagliata i vari aspetti che ruotano intorno al culto: la vestizione, gli abiti, gli ori e la Confraternita dei Sette Dolori.
Le attività sono iniziate con la visita alla chiesa dell'Addolorata, dove gli alunni sono stati accolti dall'esperto dell’associazione “Le fracchie di San Marco in Lamis”, il dott. Vito Antonio Campanale, che ha raccontato la storia delle origini del culto, soffermandosi, poi, sui vari aspetti e i delicati momenti della vestizione.
Il percorso progettuale prevede la realizzazione di sette cuscini come simbolo dei “Sette Dolori” della Madonna e la costruzione di “sette  fracchie" da trasportare durante la processione del Venerdì Santo, alla quale parteciperanno alunni e genitori. Queste sette fracchie, che saranno costruite dall’esperto fracchista Michele D’Agruma, saranno portate a mano come le piccole fiaccole che, in base fonti storiche, sin dal XVIII secolo illuminavano il cammino dell’Addolorata.
A conclusione del progetto, durante la giornata del Venerdì Santo, presso i locali dell'Istituto Balilla, insieme all’esposizione dell’associazione Le fracchie, sarà allestita una mostra con i lavori realizzati dagli alunni delle suddette classi grazie al supporto delle insegnanti e degli esperti.

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Anno scolastico 2016-17

Per il secondo anno consecutivo, gli alunni delle attuali classi quinte C e D dell'Ist.Comprensivo Balilla, con il patrocinio dell'Unesco, stanno portando avanti lo studio e il recupero della secolare tradizione delle Fracchie, elemento caratterizzante della nostra comunità sammarchese. Quest' anno gli alunni si sono dedicati, in modo particolare alla scoperta delle motivazioni che hanno portato alla nascita di questa tradizione,consolidatasi nel tempo come atto di devozione e di pietà verso la Vergine Addolorata affranta dal dolore per la perdita di suo Figlio.

IMG 20170322 160423I testi di Gabriele Tardio, in particolare, sono stati le fonti di riferimento per la ricostruzione della storia che, rielaborata in una veste narrativa nuova da parte dei bambini stessi, si è trasformata in un cortometraggio, misto nella tecnica di realizzazione tra animazione e realtà, che ha messo in evidenza ancora una volta, la necessità di tramandare le nostre tradizioni alle giovani generazioni.

La realizzazione del cortometraggio ha impegnato gli alunni in numerose attività che hanno caratterizzato i vari momenti del progetto:

- Studio delle fonti;

- Conoscenza del linguaggio e tecniche per la realizzazione di un cortometraggio;

- Creazione della storyboad;

- Realizzazione dei disegni di ambienti e personaggi;DSCN3783

- Doppiaggio delle voci in sala registrazione;

- Riprese.

La parte tecnica del lavoro è stata eseguita da Felice Nardella, che ha messo a disposizione le proprie competenze e al quale vanno i nostri più sentiti ringraziamenti. Naturalmente, la realizzazione del cortometraggio è voluta essere una ulteriore offerta formativa per gli alunni, pertanto si è cercato di rendere tutti partecipi anche se in maniera diversa e magari il risultato non rispetta propriamente i canoni di "cortometraggio" così come si intende nel linguaggio cinematografico ma il fatto di aver operato in una situazione di apprendimento cooperativo ha fatto sì che il risultato ottenuto abbia soddisfatto sia l'aspetto didattico che quello tecnico.

L'esperienza delle classi 3° A-B-C-D
mappa concettualeNoi insegnanti e alunni delle classi terze della Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo “Balilla abbiamo deciso di partecipare al progetto “ Il fuoco che unisce e accoglie”, percorso già iniziato dalle classi quinte lo scorso anno come progetto pilota  per avvicinare le nuove generazioni alla tradizione delle fracchie. Coordinati dall’associazione “Le Fracchie di San Marco in Lamis”, abbiamo incontrato l’Arciconfraternita dei Sette Dolori che ha illustrato ai bambini l’origine religiosa delle fracchie; il “Comitato filatelico” che invece ha presentato agli alunni e a noi insegnanti il francobollo emesso da Poste Italiane e il relativo annullo; la “Protezione Civile” che ha dettagliato i suoi compiti istituzionali in merito alla sicurezza per la tutela dei cittadini, la regolamentazione del traffico e le attività di emergenza e soccorso durante la settimana Santa, e il signor Matteo Aucello, uno dei “maestri fracchisti” che ha spiegato agli alunni, con particolare cura, tutte le fasi della costruzione della fracchia e gli attrezzi necessari per la costruzione.
Con l’aiuto di tutti stiamo lavorando alla produzione di un libricino sulla storia delle fracchie con testi informativi e illustrazioni, inoltre, con le informazioni raccolte, gli alunni produrranno dei testi narrativi a fumetti daltitolo“ I nostri incontri con gli esperti”.
Concluderemo questa nostra avventura insieme a genitori e volontari con la costruzione di due fracchie che accompagneranno la Madonna Addolorata durante la processione del Venerdì’ Santo.
E’ riconosciuto a livello didattico l’importanza dello studio delle tradizioni fol-cloristiche locali che nel tempo hanno segnato la storia delle comunità e l’hanno tenuta coesa nel corso del tempo, con tutti i cambiamenti che ci sono stati. E’ quindi molto importante che questa tradizione si tramandi alle future generazioni, avvicini i giovanissimi alla conoscenza delle fracchie affinchè siano i testimoni di domani. D’altra parte è obbligatorio ringraziare i “maestri fracchisti”, le associazioni, i comitati, le confraternite e i vari enti che si occupano e curano la Settimana Santa Sammarchese perché, tengono viva questa tradizione e contribuiscono a far aumentare il flusso turistico dei visitatori, che, a vario titolo, si recano in San Marco in Lamis. Gli eventi religiosi e popolari potrebbero essere per i paesi del Gargano unastrada da percorrere per risollevarci dalla crisi economica che attanaglia la nostra cittadina.
                                                                                                                                             Ins. Classi 3° Balilla

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